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Cenni storici |
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Conduzione elettrica dei gas |
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Formazione della scarica |
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Conseguenze dei fulmini |
4 - Formazione della scarica
La presenza
di cariche negative nella parte inferiore della nuvola induce sul terreno
sottostante delle cariche positive. La situazione è analoga ad un condensatore,
in cui cariche positive e negative sono separate da uno strato d'aria che
rappresenta il dielettrico. Si crea così un campo elettrico con una
differenza di potenziale che è la causa principale della formazione
della scarica.
Quando la differenza di potenziale è sufficiente, dalla regione della
nuvola in cui è maggiore la concentrazione di cariche negative partono
una o più cariche con percorsi tortuosi e ramificati; spesso anche
da più punti della nuvola possono partire diverse decine di rami. Queste
sono dette scariche pilota (scariche leader).
La propagazione avviene dall'alto verso il basso, con scatti ad intervalli
di 10-12 microsecondi. La velocità di propagazione durante questi scatti
è dell'ordine dei 10.000 Km/s, mentre l'effettiva velocità di
propagazione della scarica si mantiene in genere sull'ordine dei 100 Km/s
e raramente supera i 300 Km/s.
Questa fase di propagazione delle cariche negative verso il terreno è silenziosa e debolmente luminosa.
Quando le propaggini della scarica si avvicinano al terreno, sul quale intanto
si sono indotte forti concentrazioni di cariche positive, da un punto del
terreno con concentrazione di carica particolarmente elevata, partono analoghe
schiere di cariche positive verso l'alto.
Le cariche positive che salgono e quelle negative che scendono si incontrano
ad una quota di circa 15-50 metri dal suolo. A questo punto si genera la scarica
vera e propria che è detta scarica di ritorno: un intensissimo flusso
di cariche positive dal terreno raggiunge la nuvola lungo il percorso precedentemente
preparato dalle scariche pilota che si sono staccate dalla nuvola.
E' questa la fase durante la quale si generano il lampo ed il tuono, che sono
la manifestazione ottica ed acustica della enorme quantità di energia
che si sprigiona (La velocità media della scarica di ritorno è
di 20.000Km/s mentre la corrente può raggiungere valori di centinaia
di migliaia di Ampere); ed è in base a questa scarica che vanno dimensionate
le protezioni per gli edifici.
Va sottolineato che, benché le cariche negative procedano verso il
suolo con diverse ramificazioni, solo una di queste incontra le cariche positive
che partono dal terreno e dà luogo alla scarica di ritorno.
Quando la scarica di ritorno raggiunge la nuvola una vasta zona di quest'ultima
viene neutralizzata e si generano degli squilibri con conseguenti scariche
interne alla nuvola. In breve la nuvola raggiunge di nuovo l'equilibrio, con
concentrazione di cariche negative nella sua parte inferiore; ciò può generare un'altra migrazione di cariche negative dalla nuvola verso il terreno
che questa volta segue il percorso di gas fortemente ionizzati lasciati precedentemente
dalla scarica di ritorno.
Misurazioni effettuate hanno mostrato che circa il 50% dei fulmini hanno almeno
due scariche, mentre in alcuni fulmini sono state registrate anche 40 scariche
successive.
La superficie
inferiore della nuvola e la supericie del terreno sottostante costituiscono
le armature di un grande condensatore fra le quali è interposta
l'aria come isolante dielettrico. Come in un condensatore quando la differenza
di potenziale fra le armature è sufficientemente elevata (tenzione
di perforazione) il dielettrico si perfora ed avviene la scarica. |
Le cariche elettriche negative lasciano la parte inferiore della nuvola nei punti in cui il gradiente di potenziale è più elevato e scendono lungo il dielettrico con un percorso tortuoso e ramificato. Questo processo avviene a scatti intervallati da brevi pause.
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Aumentano le ramificazioni con cui si propagano le cariche negative che procedono tutte alla stessa velocità. Il percorso delle cariche negative è caratterizzato da una debole luminosità.
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Dal terreno sottostante, dove si concentrano le cariche positive indotte, partono delle cariche positive verso l'alto che si incontrano con le cariche negative discendenti. Il punto di incontro si trova generalmente ad una quota tra i 15 - 20 metri.
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Dal terreno parte la scarica di ritorno, luminosissima e elevata intensità. Questa scarica trasporta le cariche positive del terreno alla nuvola, neutralizzando le cariche negative in essa contenute. E' questa la scarica che produce il tuono.
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La neutralizzazione
delle cariche nella nuvola produce uno squilibrio nella distribuzione
delle cariche restanti e delle conseguenti scariche interne alla nuvola
stessa. Successivamente si riforma una concentrazione di cariche negative
alla base della nuvola e positive sul terreno. Si hanno dunque le condizioni
per la formazione di nuove scariche che procederanno lungo lo stesso percorso
della prima scarica. |
Da terreno parte una nuova serie di scariche di ritorno. Anche questa secinda scarica è molto luminosa e di elevata intensità (generalmente meno della prima).
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Una nuova serie di cariche negative scendono dalla nuvola e raggiungono il terreno. Questo fenomeno può manifestarsi, con intensità decrescenti, numerose volte.
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I tipi scarica
Il tipo di scarica
descritto in precedenza è quello probabilisticamente più frequente,
nei casi in cui la scarica avviene tra una nuvola e un terreno aperto.
Il fulmine con cariche positive ascendenti è invece più probabile
quando la scarica avviene tra una nuvola ed una struttura metallica di grandi
dimensioni o molto elevata.
Riassumendo i tipi principali di fulmini sono:
Fulmine nube-terra: ascendente e discendente,
come sopra descritti.
Fulmine nube-nube: detto anche internube, è
una scarica tra due nuvole.
Fulmine intranube: sono scariche all'interno
di una nuvola. Agli effetti dela protezione degli edifici ha scarsa importanza
lo studio delle scariche che avvengono all'interno di una nuvola senza interessare
il terreno sottostante. Hanno invece la loro importanza nello studio del comportamento
delle linee elettriche aeree.
Oltre a questi
di particolare interesse sono:
Fulmine nube-cielo: fulmine dell'alta atmosfera,
noti anche come red sprites (spiriti rossi).
Fulmine sferico o globulare: estremamente raro,
generalmente non pericoloso, appare come una sfera di fuoco, dal diametro
di qualche metro, che danza per alcuni secondi nel cielo. Non è ancora
chiaro quale sia il meccanismo di formazione.
Fuochi di S.Elmo (dal nome del patrono dei marinai):
un velo incandescente di forma varia che si forma attorno alle punte di qualsiasi
oggetto sporgente (estremità di alberi di nave, cime di piante d'alto
fusto, guglie, ecc..).
I fuochi di S.Elmo, che nel passato furono appunto interpretati come manifestazioni
soprannaturali, sono in realtà dovuti al fenomeno che in elettromagnetismo
prende il nome di "potere delle punte".